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Il Progressive Rock

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IL PROGRESSIVE ROCK

LA STORIA : dissertazione di un cultore appassionato sulle origini e caratteristiche del fenomeno musicale Progressive, inclusa discografia selezionata dal 1967 al 1985.



Pur essendo stato a lungo bistrattato e oggetto di ricorrenti critiche da parte d'irriducibili detrattori e benché da tempo "fuori moda" il "Progressive Rock" da sempre "musica cerebrale" o "musica per la mente" nella più alta accezione del termine, vanta ancora oggi in tutto il mondo innumerevoli estimatori e collezionisti, a riprova del suo grande valore artistico-musicale. Sua principale peculiarità è quella di essere "musica senza tempo", cioè immortale, e ciò spiega l'incessante interesse di cui gode da sempre.

SPERIMENTARE NUOVE ARMONIE

Nato in Inghilterra alla fine degli anni Sessanta e discendente diretto della "Psichedelia" e del "Pop/Rock Sinfonico" è un genere musicale che si sviluppò principalmente in Europa fino alla metà degli anni Settanta, periodo in cui cominciò il suo declino. Filosofia principale degli artefici di questa corrente musicale, era quella di sperimentare nuove armonie, timbri e schemi ritmici in contrasto con la stagnante scena melodica dell'epoca.

Dopo le acerbe alchimie iniziali sperimentate per oltre un biennio da vari gruppi, fra i quali ricordiamo Family, Blossom Toes, Arzachel, Procol Harum, Moody Blues, Nice, Pretty Things, Skip Bifferty, Skin Alley, Giles - Giles & Fripp, United States of America, Vanilla Fudge e Small Faces, il "Progressive Rock" raggiunse la sua maturità. Furono quindi compost 717f59h i brani musicali dalla struttura complessa, intrigante e raffinata, alcuni dei quali di sorprendente godibilità, caratterizzati da continui e improvvisi cambi di tono, ritmo e modo (in contrasto con la struttura classica, strofa-ritornello-strofa, della musica in auge in quel tempo), talvolta di straordinaria lunghezza fino a coprire il tempo di un intero LP, o, all'opposto, brevità di pochi secondi, spesso strumentali o eseguiti dalla sola voce solista, sempre però restando nell'ambito dell'armonia classica (non si tratta, in altre parole, di musica sperimentale, salve rare eccezioni di progressive estremo d'avanguardia).

MUSICA PER LA CRESCITA DELLA MENTE

In essi è dedicato ampio spazio a vari strumenti, non convenzionali nelle composizioni dell'epoca, quali il mellotron, il flauto, il sax ed il violino; il tradizionale 4/4 è quasi bandito: gli si preferiscono tempi più sofisticati (tra i più usati il "mitico" 9/8, ma anche 5/4, 6/4, 7/8, 12/8...) e comunque mai ballabili. I testi, in ulteriore contrasto con il genere Pop classico, sono spesso di commovente poesia. Il Progressive Rock è, prima di tutto, "musica per la crescita della mente"; è un rock più maturo che passa dalla ingenua infanzia degli anni Cinquanta, alla sfrenata adolescenza degli anni Sessanta, per acquistare quella maturità dove vengono privilegiati i contenuti rispetto alla forma; è un "rock artistico" che cerca di trasmettere all'ascoltatore momenti di maggiore intimità e raccoglimento interiore. Il "periodo Progressive" è quello dove si educava la mente all'ascolto della musica intesa come arte e non più come disimpegno.

FENOMENO ESSENZIALMENTE EUROPEO

Il Progressive Rock è un fenomeno musicale essenzialmente europeo, questa definizione è dovuta al fatto che i fenomeni culturali e le tradizioni, sono più "vive" nella "vecchia" Europa, rispetto alla "nuova" America: non risulta, infatti, che nessun americano si sia mai degnato di prendere in considerazione un genere come il Progressive, che riunisce nella musica "arte, letteratura, conoscenza dei classici e impegno intellettuale". Non è certamente musica di facile ascolto, e tantomeno d'immediato effetto e necessita, per essere apprezzata, di reiterate sedute d'ascolto e di una spiccata sensibilità musicale, essendo indirizzata ad un pubblico d'intenditori musicofili d'estrazione intellettuale.
Molte opere di questo genere musicale rappresentano i momenti più alti della storia della musica, soprattutto di quella del XX secolo, ma il Progressive non è musica per tutti, non è musica di massa, è musica colta e consapevole, cioè non spontanea, è musica "seria" sviluppatasi in un periodo di grande creatività, musica talmente seria che i detrattori ne parlano come uno dei periodi più depressi di tutto il rock; è comunemente detta "Rock Progressive", ma tale definizione non è propriamente corretta perché dà prevalenza a quella che è solo una delle molte componenti di questo fenomeno musicale: il Progressive è, infatti, una commistione di rock, musica classica, jazz, folk, psichedelia ed altro ancora, uniti in un nuovo genere le cui caratteristiche fondamentali sono l'uso di molti strumenti musicali nelle continue variazioni ritmiche e melodiche che ne fanno il punto di arrivo dell'evoluzione della cosiddetta musica Pop, cioè popolare.

GENIALITA' NELLA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI SUONI

Ciò che distingue il Progressive, in tutto questo suo evolversi, è la capacità e genialità degli artisti nello sperimentare nuovi suoni e trame. Gli elementi fondamentali che caratterizzano il Progressive Rock sono essenzialmente tre: "la suite", "l'uso delle tastiere" ed i "testi impegnati" meglio se d'ispirazione letteraria. Potremmo quindi includere nel concetto di musica "Progressive", dalle origini e fino all'anno 1985, tutte queste definizioni:

- Il POP/ROCK SINFONICO (o ROMANTICO) che fra il 1967 ed il 1969, parallelamente alla PSICHEDELIA PROGRESSIVE, dà origine al fenomeno musicale.
- Il PROGRESSIVE ROCK, la cui più specifica definizione, peraltro antonomastica e risalente all'anno 1969, coincide con la pubblicazione di "In The Court Of The Crimson King" dei King Crimson: dal Progressive Rock, propriamente detto, derivano i sottogeneri DARK PROG, HARD PROG e FOLK PROG, il ROCK SINFONICO PROGRESSIVE, il cosiddetto POMP ROCK d'estrazione americana ed il POP/ROCK PROGRESSIVE, più specificamente di matrice italiana.
- Il ROCK D'AVANGUARDIA che comprende tutte le avanguardie ed il ROCK SPERIMENTALE: in questa assai ampia fascia rientrano il CANTERBURY ROCK (o CANTERBURY SOUND) e la MUSICA COSMICA TEDESCA.
- Il JAZZ/ROCK o il ROCK/JAZZ e la FUSION PROGRESSIVE.

I PRINCIPALI GRUPPI

Il Progressive Rock è, in ultima analisi, un'ampia definizione che racchiude al suo interno varie correnti e scuole come, per esempio, quella detta di "Canterbury" da cui proviene quell'indiscusso talento di Robert Wyatt.
I principali gruppi della "Scuola musicale di Canterbury" sono:
- CAMEL
- CARAVAN
- EGG
- GILGAMESH
- GONG
- HATFIELD AND THE NORTH
- HENRY COW
- KHAN
- MATCHING MOLE
- NUCLEUS
- NATIONAL HEALTH
- SOFT MACHINE.



Fra gli artisti più rappresentativi del genere Progressive, per capacità compositive ed esecutive, oltre ai più noti:
- CAMEL
- CARAVAN
- BANCO DEL MUTUO SOCCORSO
- EMERSON LAKE & PALMER
- GENESIS
- GENTLE GIANT
- GONG
- JETHRO TULL
- KING CRIMSON
- ORME
- PREMIATA FORNERIA MARCONI
- PINK FLOYD
- SOFT MACHINE
- VAN DER GRAAF GENERATOR
- YES

si devono ricordare, fra i fautori di almeno un album significativo:
- AFFINITY
- AKTUALA
- ALBERO MOTORE
- ALLUMINOGENI
- ALPHATAURUS
- ALUSA FALLAX
- ANGE
- APOTEOSI
- ARCADIUM
- ARGENT
- ATOMIC ROOSTER
- AUDIENCE
- BALLETTO DI BRONZO
- BARCLAY JAMES HARVEST
- FRANCO BATTIATO
- BEGGARS OPERA
- BEN
- BIGLIETTO PER L'INFERNO
- BLACK WIDOW
- BLOSSOM TOES
- BRAINTICKET
- BUON VECCHIO CHARLIE
- BURNIN RED IVANHOE
- CALIFFI
- CATAPILLA
- CERVELLO
- CHERRY FIVE
- CIRKUS
- COLOSSEUM
- COMUS
- CORTE DEI MIRACOLI
- CRESSIDA
- CURVED AIR
- CZAR
- DARK
- DELIRIUM
- DELIVERY - Dr. Z
- EAST OF EDEN
- EDGARD ALLAN POE
- EGG
- ELOY
- FAMILY
- FANTASY
- FRUUPP
- GARIBALDY - GIGANTI - GILGAMESH
- GRACIOUS
- GRAVY TRAIN
- GUERCIA
- HATFIELD & THE NORTH
- HENRY COW
- HIGH TIDE
- HORUS
- STEVE HILLAGE
- IF
- INDIAN SUMMER
- JODY GRID
- JULIAN'S TREATMENT
- JUMBO
- KANSAS
- KHAN
- LATTE E MIELE
- LOCANDA DELLE FATE
- Mc DONALD AND GILLES
- MAGMA
- MARILLION
- MATCING MOLE
- MAXOPHONE
- METAMORFOSI
- MIGHTY BABY
- MURPLE
- MUSEO ROSENBACH
- NATIONAL HEALT
- NEW TROLLS
- NOVALIS
- NUOVA IDEA
- OPUS AVANTRA
- OSANNA
- PAVLOV'S DOG
- PERIGEO
- PIERROT LUNAIRE
- PLANETARIUM
- QUATERMASS
- QUELLA VECCHIA LOCANDA
- RAW MATERIAL
- RENAISSANCE
- RUHS
- SAINT JUST
- SANDROSE
- SECOND HAND
- ALAN SORRENTI
- SPRING
- STILL LIFE
- T 2
- TEA & SYMPHONY
- THIRD EAR BAND
- TITUS GROAN
- TONTON MACOUTE
- TRACTOR
- TRAFFIC
- TRIADE
- TRIP
- VELVETT FOGG
- RICK WAKHEMAN - ALAN WHITE
- WRITING ON THE WALL
- ROBERT WYATT
- ZAUBER
e pochi altri.
Fra questi ultimi si ascoltino, per esempio, i capolavori degli SPRING, BIGLIETTO PER L'INFERNO, MUSEO ROSENBACH, METAMORFOSI, PAVLOV'S DOG, QUATERMASS, solo per citarne alcuni, capaci di vere opere d'arte di struggente bellezza e suggestione, sicuramente meritevoli di maggiori fortune commerciali.

IL PROGRESSIVE INGLESE

Nel Progressive inglese, e non solo, dei primi anni Settanta, come già ricordato, gli strumenti tipici sono i fiati, in particolare il flauto e il sax, ma anche il violino e soprattutto il mellotron che, impiegato da molti gruppi come strumento solista e non d'accompagnamento, genera suoni perlopiù melodici, mentre le chitarre acide alla Robert Fripp e alla Steve Hackett, richiamano a temi fiabeschi e mitologici; in molta scenografia, nei concerti dal vivo, si fa uso di maschere e costumi sul palco; siamo al massimo della rappresentazione scenica, i concerti dal vivo sono intrisi di colori e di atmosfere, come quelle create dai Genesis con i personaggi interpretati da Peter Gabriel nei suoi travestimenti.



In Italia, nello stesso periodo, nascono gruppi Progressive che, riecheggiando le atmosfere create dai grandi King Crimson, come ad esempio la Premiata Forneria Marconi, con il flauto di Mauro Pagani, gli Osanna con il flauto di Elio D'Anna, e ancora Le Orme, il Banco del Mutuo Soccorso, il Balletto di Bronzo, Biglietto per l'Inferno, Museo Rosenbach, Metamorfosi, Buon Vecchio Charlie, I Califfi, Triade, Alusa Fallax, La Locanda delle Fate, The Trip, Gli Alluminogeni, Quella Vecchia Locanda, Maxophone, e un'infinità di altri, ci lasciano brani che rimarranno sempre nella storia della musica.

DAI FLAUTI AI SINTETIZZATORI

Quello che caratterizzava il primo Progressive, fatto di fiati, violini, mellotron, lascia il posto all'elettronica, alle tastiere, ai sintetizzatori, ai campionatori e ai prophet, per emulare fiati e miscelarli con rumori di vita quotidiana. Possiamo affermare che tutta questa evoluzione è ben rappresentata dal gruppo dei King Crimson, che cambiando ben oltre 10 formazioni, ha saputo cogliere e rappresentare tutte le correnti del Progressive Rock, sperimentando il rock romantico degli anni Settanta, il rock sperimentale e di avanguardia con gli esperimenti di Fripp, miscelando e rincorrendo suoni della scuola di Canterbury, con la presenza del mitico Bill Bruford, percussionista di fama mondiale, già con gli Yes. In continua ricerca di suoni e atmosfere i King Crimson, con gli intrecci e le influenze apportate dai vari componenti della Band, hanno saputo muoversi con maestria nell'interpretazione di tutta l'evoluzione dei suoni del progressive rock, dalla sua nascita ai nostri giorni.

L'ARTE NELLE COPERTINE

Nei dischi del genere Progressive Rock, anche le copertine sono dei veri capolavori, diventano parte integrante, quasi un tutt'uno con il suono del disco: veri "affreschi" d'arte, indispensabili al...completamento delle opere. Molti dischi, è vero, sono delle vere opere d'arte, sia nelle sonorità, sia nelle copertine. I brani di Progressive Rock, non sono canzonette di facile ascolto, dimenticate dopo qualche mese dal loro ingresso negli hits delle classifiche del business commerciale, hanno al loro interno molte influenze classiche, molti riferimenti alla letteratura medievale, alla mitologia greca.
Ci sono brani che nonostante la loro età si contraddistinguono anche oggi dopo oltre 25 anni... e non è facile dimenticarli una volta che si siano "assimilati". Il periodo Progressive Rock non è sicuramente finito, influenza ancora oggi molti artisti, e tra le altre cose sopra elencate, si differenzia da altri generi musicali per la composizione di brani che durano un'intera facciata di LP, o addirittura interi LP. Questo genere di opere è detto CONCEPT ALBUM.

IL CONCEPT ALBUM

Il concept album è un Lp in cui i brani, anziché essere episodi isolati, brani a se stanti che hanno un inizio e una fine, sono invece legati da una trama o da un tema conduttore di fondo (ispirato da un romanzo, una poesia, un mito, una leggenda o frutto della pura fantasia) e talvolta uniti anche musicalmente tra di loro da code strumentali, rendendo la sensazione che il finire di un brano sia in realtà l'inizio di un altro.
Si tratta di una struttura che fu molto apprezzata dai musicisti progressivi di quel tempo, di cui, tra alcuni esempi, ricordiamo "The Lamb Lies Down On Broadway" dei Genesis,"Thick As A Brick" dei Jethro Tull e "Zarathustra" dei Museo Rosenbach. Un brano esteso in più movimenti legati tra loro è invece detto SUITE.

LA SUITE E LA MINI-SUITE

In genere una suite dura l'intera facciata di un Lp (dai 20 minuti in su), la mini-suite, invece, dai 7 agli 11 minuti, e quindi potremo dire, paragonandoci ancora all'era dell'Lp, ad una "mezza facciata". La Suite fu il primo importante elemento stilistico, la prima innovazione, quella che ruppe i vecchi limiti del 45 giri (tre minuti, tre accordi, ritornello, conclusione, sfumata) e portò alla composizione di brani più estesi, lunghi fino ad una facciata, a volte anche tutto un album.
La Suite ha quindi bisogno di molto spazio per contenere una sinfonia rock multiforme, capace di legare i vari movimenti e i molti virtuosismi strumentali. Da tutto ciò si può dedurre come il Progressive, per semplici questioni di spazio, non fu musica per 45 giri, ma segnò il trionfo definitivo del 33 giri e della sua omogeneità.
Come in tutte le composizioni, la musica è curata sopra ogni cosa, i brani strumentali sono la vera anima della suite, la voce, ben modulata, sale e scende e si adatta al contesto del suono. In genere la storia musicata è una favola, una leggenda, o un misto di richiami alla leggenda e alla realtà quotidiana, spesso con frasi a doppio senso. Non sono quindi semplici canzoni che parlano d'amore, magari anche banali, con quattro accordi messi li strimpellando, ma, al contrario, composizioni che devono essere ascoltate con cura per poterne captare le sonorità nascoste; composizioni non forse facili da "digerire" ad un primo ascolto, che non si ricordano bene all'orecchio e difficili anche da canticchiare, ma una volta "assimilate" sono di forte impatto emotivo e offrono grande soddisfazione all'attento ascoltatore.

L'ARTE E' FATICA

Si ricordi che "l'arte è fatica", sempre! E faticosa, ovvero difficile, è questa musica, sia per chi l'ascolta le prime volte e sia, e soprattutto, per chi la dovette comporre e suonare. Ecco forse perché, oggi, nella nostra era consumistica, dove pare che "coverizzare" sia diventato il massimo business delle case discografiche, risulta cosi difficile trovare in giro delle versioni cover di una suite progressiva, ovvero delle interpretazioni e rimanipolazioni dei brani di quell'irripetibile periodo creativo della storia della musica.
Molte sono le suite e mini suite che ho ascoltato, ricordo con piacere e riascolto sempre volentieri come se non invecchiassero mai... Qui sotto, fra gli oltre trecento album della mia collezione discografica, indico, in verde, quelle che considero le cento opere assolutamente imperdibili per chi voglia sperimentare questa forma musicale che, a circa trent'anni di distanza, resta tuttora una vera gioia per le orecchie...e non solo!





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